Il Lycopodium, pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Licopodiaceae che, in omeopatia, svolge spiccata azione sul tubo digerente e sul fegato ha dimostrato una forte azione epatoprotettiva in un lavoro pubblicato su Homeopathy dal gruppo di Gustavo Henrique da Silva.
Lo studio ha valutato l’effetto curativo del Lycopodium clavatum 30CH in ratti del ceppo Wistar in cui era stata indotta una epatosi da paracetamolo. Suddivisi in gruppi omogenei, alcuni animali hanno ricevuto per via alimentare 0,25 ml/die di una soluzione composta da etanolo al 30% e Lycopodium 30CH, altri solo la stessa quantità di una soluzione di solo etanolo al 30%. La durata della terapia è stata di otto giorni e si sono valutati i livelli di alanino amino-transferasi (ALT) nel sangue, enzima che aumenta nelle epatosi da farmaco documentandone la gravità: si è avuta una riduzione statisticamente significativa (p< 0,05) nel gruppo trattato con Lycopodium. Inoltre si sono valutate, dopo la morte degli animali, le condizioni epatiche all’esame istologico: i reperti autoptici e microscopici hanno mostrato un numero nettamente inferiore di aree di necrosi e di infiammazione parenchimale ed interstiziale. http://www.siomi.it/apps/pubblicazioni.php?id=1415