Il pavimento pelvico femminile è un’unità funzionale complessa coinvolta in molteplici funzioni che si estendono oltre il solo sostegno degli organi pelvici. Le disfunzioni del pavimento pelvico incidono globalmente sulla minzione, defecazione e attività sessuale.  Le modificazioni evolutive con l’acquisizione della stazione eretta in piedi, il camminare e  dei parti  di feti con diametri di testa grandi hanno reso il supporto fasciale e muscolare del pavimento pelvico vulnerabile, con predisposizione al prolasso degli organi pelvici e all’incontinenza.

L’eziologia del prolasso pelvico è multifattoriale, l’invecchiamento comporta ovviamente dei fattori di rischio con anomalie biomeccaniche nella composizione del tessuto connettivo associate a carenza ormonale e alterazione del  metabolismo tessutale.

Un problema associato è il ruolo degli ormoni estrogeni. Recettori per gli estrogeni sono stati infatti individuati in tutti i nuclei del tessuto connettivo e muscolare liscio, nelle cellule del trigono della vescica, nell’uretra, nella mucosa  della vagina, nel muscolo elevatore dell’ano.

La  terapia del prolasso  deve tener conto dei fattori genetici , dei cambiamenti biologici pelvici, delle modificazioni nella omeostasi tissutale e prendere in considerazione gli ormoni topici, piuttosto che la chirurgia correttiva pelvica generale.

Concludendo possiamo agire preventivamente:

  • Sul genotipo già dopo i 40 anni attraverso esercizi per attivare e fortificare le strutture del pavimento pelvico
  • Attraverso la terapia estrogenica (anche con ormoni bio-identici) prima della menopausa
  • Modificando gli stili di vita del soggetto attraverso l’esercizio fisico, la regolazione del sonno e sopratutto l’alimentazione (in paricolare evitando l’acidosi, la sindrome metabolica e le resistenze insuliniche)

ed in post menopausa attraverso la terapia con lattobacilli acidophili , estriolo topico e riabilitazione del pavimento pelvico.