Il botanico Carolus Linnaeus nella seconda metà del ‘700 diede il nome di “Salvia Hispanica”, ai semi di Chia benché questi  fossero originari del Messico.

Lo sbaglio è comprensibile perché i semi di Chia si coltivavano in Spagna da circa due secoli dopo la loro introduzione da parte dei conquistadores.

La pianta di CHIA insieme all’amaranto, ai fagioli e al mais, era la semenza base della dieta quotidiana delle popolazioni messicane, dei Maya e degli Aztechi in particolare.

In lingua maya “chia” significa “forza” e questi semi venivano considerati con proprietà magiche, in effetti sono un concentrato di principi nutrizionali eccellenti classificabili in macro e micro-nutrienti. Sono un serbatoio di carboidrati, proteine,  aminoacidi essenziali, lipidi, fibre solubili e insolubili. Inoltre hanno un basso indice glicemico, abbassano il colesterolo e i tripliceridi per il loro contenuto in Omega 3, che aumenta il colesterolo buono e contrasta l’inflammaging ed i processi di invecchiamento.

Il seme di Chia contiene più Omega 3 del seme di Lino e ne contiene 8 volte di più rispetto al salmone, che in quanto pesce azzurro, è uno degli alimenti più ricchi di questi acidi grassi.

I semi di CHIA hanno un alto contenuto in fibra capace di assorbire una quantità di acqua 9 volte superiore al loro peso.

Assorbendo acqua, formano un gel che raccoglie scorie e tossine dall’intestino, le incorporano nelle feci eliminandole e migliorando contemporaneamente la stitichezza e il colon irritabile e conferendo un lungo senso di sazietà che può aiutare nelle diete dimagranti.

Inoltre questo gel forma uno strato vischioso sulla parete intestinale impedendo ai patogeni di crescere e causare danni.

Un altro aspetto nutrizionale da sottolineare è il contenuto in antiossidanti di questi semi, cioè molecole che combattono i Radicali Liberi e lo Stress Ossidativo prevenendo le patologie cronico-degenerative soprattutto neuro-degenerative.

Il seme di Chia è un ottimo multiminerale: basti pensare che contiene 2 volte il Potassio delle banane, 15 volte il Magnesio dei broccoli, 5 volte il Calcio del latte, 3 volte il Ferro degli spinaci, e poi contiene ancora altri oligolelementi molto importanti quali: manganese, zinco, fosforo e presenta poco sodio, quindi può essere consumato anche dai soggetti ipertesi.

I semi di Chia possono essere aggiunti così come sono o appena tostati alle insalate, al latte, allo yogurt, alle bevande, ai frullati, ai centrifugati.

Con la sua farina si possono ottenere muffin, dolcetti, pane e piadine.