Il Dipartimento di Neurologia del Brigham and Women Hospital di Boston (Massachusetts), ha pubblicato su Neurology uno studio che ha determinato come l’assunzione di cacao, con concentrazione di flavonoidi indifferente, sembra aumentare l’effetto del flusso di sangue sulle attività neuronali nel cervello,  denominato come accoppiamento neurovascolare (NVC).

Ciò dimostra che l’assunzione di cacao, che sia ricco o no di flavonoidi, non solo migliora la NVC, ma anche che una maggiore NVC è associata a una migliore performance cognitiva e una maggiore integrità strutturale della sostanza bianca cerebrale nei pazienti anziani con fattori di rischio vascolare.
Poichè i ricercatori cercano in ogni modo di  rilevare le condizioni di demenza  il prima possibile, i risultati dello studio potrebbero aprire la strada per l’utilizzo della NVC come biomarcatore per la funzione vascolare nei pazienti ad alto rischio per tale malattia degenerativa .

Ai partecipanti venivano assegnati in modo casuale  2 tazze al giorno di cacao ricco in flavonoidi (609 mg per porzione) o di cacao povero in flavonoidi (13 mg per porzione). Le diete sono state adeguate per incorporare il cacao: ogni tazza conteneva 100 calorie. Ai partecipanti è stato anche chiesto di astenersi dal mangiare del cioccolato.

I ricercatori hanno misurato il flusso sanguigno cerebrale mediante Doppler transcranico. Si sono documentati cambiamenti nel flusso sanguigno e nella  velocità a riposo dell’arteria cerebrale media e in seguito a risposta ad attività cognitive (CNV).

Lo studio ha dimostrato che la NVC era strettamente correlata con la cognizione; i punteggi sono stati significativamente migliori nei pazienti con un’intatta NVC.

I partecipanti con un’intatta NVC avevano anche una significativa e  migliore performance sull’attenzione e sulla memoria.

Ciò dimostra che più si aumenta il flusso di sangue durante un compito cognitivo,  migliore è la performance cognitiva.

La NVC è anche correlata a un’integrità strutturale migliore della materia bianca cerebrale.

Questi risultati suggeriscono che la NVC potrebbe essere un importante obiettivo terapeutico. Ma prima la NVC deve essere considerata un biomarker.

Lo studio ha dimostrato che la pressione sanguigna, il flusso di sangue, e il cambiamento della NVC non erano significativamente differenti tra i 2 gruppi di cacao.

Gli autori sono stati sorpresi per la mancanza dell’effetto dei flavonoidi poiché  ricerche precedenti avevano indicato una dose-risposta per quanto riguarda le prestazioni cognitive. Ci potrebbe essere qualcosa di differente dei flavonoidi nel cacao, forse la caffeina, che migliora la NVC, o potrebbe essere che i 13 mg nel gruppo del cacao con bassi flavonoidi siano stati sufficienti per avere un effetto.

Questo dimostra un legame fra la NVC e l’integrità strutturale della materia bianca cerebrale e fornisce una convalida importante per l’associazione tra l’attività vascolare e la funzione cognitiva.