Secondo una nuova ricerca condotta dalla Università della California a San Francisco, il tipo e la miscela di batteri intestinali durante i primi 6 mesi di vita di un bambino ha una profonda influenza sul loro sistema immunitario e sul rischio di contrarre allergie e asma.
Effettivamente manipolando il microbioma “disfunzionale” si potrebbe presto avere un approccio terapeutico specifico nella prevenzione di queste patologie.
Nei primi mesi di vita il microbioma è ancora immaturo e molto più facile da “manipolare”.

I ricercatori hanno riscontrato che determinati fattori come l’allattamento al seno, la modalità del parto, e l’esposizione con animali, riconosciuti come fattori specifici per influenzare il quadro dell’allergia e dell’asma, possono influenzare il microbioma infantile. A sua volta, il microbioma influisce sullo sviluppo delle cellule T regolatorie, le immunoglobuline E della reattività, e lo sviluppo di sintomi quali quelli dell’allergia e dell’asma.

Specificità della ricerca e dello studio è stato quello di evidenziare una specifica correlazione tra la ricchezza microbica, la diversità e l’uniformità dell’intestino infantile e lo sviluppo delle cellule T di regolamentazione, i quali aiutano a mantenere sotto controllo le allergie.
Inoltre si è dimostrato che i batteri erano filogeneticamente diversi nei microbioma dei bambini allattati al seno, mentre nei bambini che non erano sati allattati al seno, i microbiomi avevano una prevalenza di Lachnospiraceae. I ricercatori hanno determinato che i bambini allattati al seno, che avevano bassi livelli di batteri Lachnospiraceae, avevano meno probabilità di avere allergie agli animali domestici rispetto ai bambini che non erano allattati al seno. Si è dimostrato come la modalità di nascita e il fumo materno, lo stato civile, e l’età gestazionale influenza il microbioma infantile; come quest’ultimo può influenzare i sintomi di asma notturno; e come la risposta alla vaccinazione alla tossina del tetano è alterata dal microbioma di un bambino.
È il microbioma del bambino che lega tutto insieme ed è per questo che c’è un legame con le allergie e l’asma.
La ricerca sta già dimostrando come topi trattati con supplementi di un probiotico chiamato Lactobacillus johnsonii abbiano una protezione delle vie respiratorie contro le sfide degli allergeni, e anche contro le infezioni respiratorie virali.

Una terapia basata su supplementazioni di microbioma materno in bambini poco dopo la nascita con cesareo sia un passo in avanti verso una strategia terapeutica che abbia come finalità la prevenzione nelle disbiosi, causa delle patologie allergiche.

Questi studi sono focalizzati non solo sulle allergie e asma, ma anche in altri disordini immuno-correlati, come il diabete di tipo 1 e la malattia celiaca.

Questi studi sono promettenti sicuramente per intraprendere terapie a base di probiotici per tali tipi di patologie.