Da più di tremila anni l’agopuntura è utilizzata da un terzo dell’Umanità non solo come terapia, ma anche come medicina preventiva.
Nel mondo occidentale l’agopuntura ha ricevuto una valutazione positiva dall’organo referenziale della Medicina Occidentale, il N.I.H. (National Institutes of Health di Bethesda).
E’ opportuno ricordare che nella principale base di dati biomedici, Medline, attualmente sono recensite oltre 8.000 pubblicazioni inerenti l’agopuntura; la maggior parte dei lavori più recenti è stata realizzata da autori occidentali, a conferma di un interesse non solo da parte dei cittadini, ma anche della classe medica, e del crescente coinvolgimento delle strutture sanitarie.
Recentemente sono state pubblicate su importanti riviste scientifiche metanalisi e semplici rassegne nelle quali gli autori si sono posti l’obiettivo di valutare l’efficacia di alcune delle applicazioni più diffuse dell’agopuntura.

Agopuntura e terapia del dolore:
il dolore continua ad essere una dimensione cui non viene riservata adeguata attenzione, nonostante sia stato scientificamente dimostrato quanto la sua presenza sia invalidante dal punto di vista fisico, sociale ed emozionale. Talvolta il dolore può essere collegato ad una malattia ma può anche esser provocato dai trattamenti sanitari che il medico deve usare per diagnosticare o curare la malattia. Il dolore può essere un segnale d’allarme utile per la comprensione della malattia, ma anche in questo caso deve essere contenuto nel tempo.
Gli studi degli ultimi anni hanno chiaramente dimostrato che l’agopuntura funziona modificando l’attività dei sistemi implicati nel dolore, in effetti può modulare l’attività di molte zone cerebrali corticali e sub-corticali, come è possibile verificare con la risonanza magnetica funzionale e con la tomografia ad emissione di positroni (PET). Vari lavori comparsi su prestigiose riviste mediche quali Neuroimage e Pain dimostrano l’azione mirata dell’agopuntura e dell’auricoloterapia sulla neuromatrix del dolore ovvero su un complesso sistema informativo cerebrale nel quale il dolore rappresenterebbe una distorsione dell’informazione di base ovvero della situazione di “omeostasi” cioè di equilibrio del sistema.

Il dolore acuto può essere ragionevolmente considerato un sintomo di malattia o di trauma e trova un sollievo rapido dall’agopuntura auricolare e cranica, il dolore cronico trattabile con agopuntura somatica intercessa i disturbi osteoarticolari e muscolari, quindi artrosi, lombalgie e mal di schiena. Anche le cefalee che in Italia colpiscono il 25 per cento della popolazione adulta influendo pesantemente sulla qualità della vita e sulla capacità lavorativa rientrano nei dolori cronici. Il miglioramento delle condizioni individuali, riduce anche i costi sociali di queste patologie sia per terapia farmacologiche che per giornate lavorative perse.

Nell’artrosi diffusa, i trattamenti sono spesso sintomatici, in quanto evitano il peggioramento dei sintomi ma non portano a guarigione. Tutti i disturbi cronici della colonna vertebrale possono avvalersi dell’ agopuntura,( secondo i casi, a livello antalgico o curativo. Nella patologia muscolo scheletrica l’agopuntura può dimostrare la sua efficacia. Sulle cervicalgie e cervicobrachialgie, nelle lombalgie e lombosciatalgie, nella spalla dolorosa nei dolori dell’articolazione del gomito (epicondilite ed epitrocleite), nei dolori del polso e della mano, nell’artrosi dell’anca e del ginocchio e nei dolori della caviglia e del piede.
La fibromialgia (dolori diffusi migranti senza causa evidente) che spesso non trova sollievo dalle terapie farmacologiche spesso migliora sensibilmente con l’agopuntura. Altri campi di applicazione dell’agopuntura sono i dolori neoplastici e post-operatori.

Con l’agopuntura si ottiene fondamentalmente un miglioramento, significativo della qualità della vita, e quindi del livello di attività del soggetto il che vuol dire vuol dire miglioramento dell’autonomia e dell’equilibrio psicofisico.

UTILIZZO DELL’AGOPUNTURA DA PARTE DELLA POPOLAZIONE
Secondo i dati ISTAT del 2005 il 3,7% della popolazione utilizza l’agopuntura, il rapporto tra donne e uomini come utilizzatori è del 2,2% delle donne-contro l’1,5% degli uomini. L’utilizzo è più diffuso tra le persone di status sociale alto e tra quelle che vivono al nord: il 18,7% riguarda pazienti laureati a cui seguono con licenza media il 13,5% e il 9,3% con licenza elementare. Per quel che riguarda il livello di soddisfazione tra i pazienti monitorati dall’ISTAT il 61,1 % ha ottenuto risultati ottimi contro il 18,6% con risultati solo parziali.
Diffusione sul territorio nazionale di ambulatori ospedalieri di terapia del dolore con agopuntura 75 centri.

  • Piemonte: Torino 3 centri, 1 centro a Pinerolo1 lessandria e Ciriè
  • Valle D’Aosta: Aosta 2 centri
  • Lombardia: Milano 2 centri, Monza 1 centro, Pavia 1 centro, Vigevano 1 centro, Mortasa 1 centro
  • Friuli Venezia Giulia: 1 centro a Palmanova, Padova, Trecentra, Mestre
  • Liguria: Genova 3 centri
  • Toscana: Massa Carrara: 3 centri, Lucca 2 centri, Castelnuovo Garfagna e Prato 1 centro, Pistoia 2 centri, Pisa 2 centri, Siena 4 centri, Grosseto 1 centro, Firenze 9 centri, Empoli 1 centro, Pitigliano Ospedale
  • Emilia Romagna: Bologna 3 centri, Modena 2 centri, Rimini-Imola e Ravenna 1 centro
  • Lazio: Roma 6 centri
  • Abruzzo: L’Aquila 1 centro
  • Campania: Napoli 7 centri, Benevento 1 centro
  • Puglia: Lecce 1 centro
  • Calabria: Cosenza 1 centro
  • Sicilia: Palermo 1 centro, Messina 1 centro