La presbiofonia è dovuta ad alterazione meccanica delle corde vocali dovuta all’età e può necessitare, se la conseguenza sociale e psicologica è importante, una strategia terapeutica ortofonica e talvolta fonochirurgica fino al lifting delle corde vocali.

Non dimentichiamo comunque che l’orecchio e l’audizione pilotano la voce e quindi il primo gesto terapeutico deve essere il controllo dell’udito per verificare se siano necessarie delle protesi acustiche. La sintomatologia della presbiofonia si presenta in 3 forme:
• Affaticamento vocale
• Voce che sale sugli acuti a fine conversazione
• Voce gonfiata con l’avanzare degli anni.

Ci può essere atrofia delle corde vocali, una alterazione delle vibrazioni della mucosa vocale e infine, una perdita di lubrificazione con secchezza laringea molto frequente in menopausa. È essenziale in questi casi un intervento medico che spesso comporta un trattamento del reflusso faringo-laringeo, di una rinite allergica secondaria all’inquinamento delle nostre città e non ultimo un apporto di supplementi polivitaminici e minerali. Per evitare la mascolinizzazione della voce e la presbiofonia precoce il trattamento ormonale sostitutivo è spesso indispensabile.

Nell’uomo l’iniezione di testosterone ha permesso di ottenere ottimi risultati senza intervento chirurgico, ma resta una indicazione particolare che necessita di un bilancio prostatico preciso nei pazienti settantenni. In caso di fallimento dell’ortofonia e/o di trattamenti medici e persistenza di una atrofia delle corde vocali l’iniezione endoscopica nelle corde vocali di sostanze inerti può dare ottimi risultati. Questo tipo d’intervento si fa in anestesia generale attraverso la via buccale. Non è invasiva e si pratica al microscopio in videochirurgia. Anche se molti hanno proposto l’iniezione di grasso autologo, i materiali inerti che sono attualmente i più appropriati sono da una parte, l’iniezione di collagene, di idrossiapatite e ancora di acido jaluronico. I risultati sulla voce sono assai soddisfacenti, permettono un allungamento significativo del tempo fonatorio massimo e una vibrazione della mucosa cordale efficace senza caduta negli acuti. In circa il 30% dei casi una seconda iniezione è necessaria nell’arco di 1-3 anni. Questi pazienti possono così riscoprire il mondo della discussione con gli altri, ritrovare la vita sociale ed il piacere della voce parlata e cantata.