Il sale è stato importantissimo nel passato per la conservazione degli alimenti al punto che nella Roma repubblicana i soldati venivano pagati con questo minerale, da cui il termine salario.
Sebbene tutti gli alimenti contengano la quantità di cloruro di sodio necessaria, le popolazioni occidentali hanno preso l’abitudine di salare i cibi così che il consumo pro capite è di circa 10 grammi al giorno, corrispondenti a 4 grammi di sodio. Il sodio ingerito in eccesso viene eliminato con il sudore, le feci, ma soprattutto con le urine rischiando sovraccarico di lavoro per i reni.
Un cucchiaino di sale da cucina è composto prevalentemente da cloruro di sodio e da minime quantità di acqua, solfato di calcio, di magnesio e cloruro di magnesio.

Nelle cucine orientali il sale più diffuso è invece il glutammato monosodico, un aminoacido presente nella struttura chimica di molte proteine, che viene estratto da un’alga del Pacifico.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha emanato nuove linee guida che riducono la quantità di sale giornaliera ed introducono per la prima volta un limite per il potassio.

Una persona con alti livelli di sodio e bassi livelli di potassio – spiega l’Oms – corre il rischio di avere un deterioramento della qualità della vita: pressione alta, aumentato pericolo di malattie cardiovascolari e ictus.

“Gli adulti dovrebbero consumare meno di 2.000 mg di sodio (5 grammi di sale) ed almeno 3.510 mg di potassio al giorno”. L’Oms raccomanda inoltre che la dose per i bambini sia adattata al peso, all’altezza ed energia consumata.

Non dimentichiamo che i bambini che cercano continuamente sale, sono dei longilinei con inappetenza corrispondenti omeopaticamente al rimedio Natrum Muriaticum. Non essendo in grado di metabolizzare e fissare il sodio degli alimenti hanno bisogno di introdurlo di continuo con l’alimentazione e quindi provano anche gusto a leccarlo. Questi bambini hanno la classica lingua a carta geografica e beneficino di alte dosi omeopatiche di Natrum Muriaticum (200 o 1000 k o CH), che altro non è se non sale diluito e dinamizzato omeopaticamente, per regolare il loro metabolismo; il risultato è aumento dell’appetito e della massa muscolare: il desiderio di sale scompare.

Attualmente, la maggior parte delle persone consumano troppo sodio e non abbastanza di potassio, afferma l’Oms.

Il sodio si trova naturalmente in molti alimenti, dal latte (circa 50 mg di sodio per 100 g) alle uova (circa 80 mg/100 g).

Ma si trova anche, in quantità molto più elevate, in alimenti trasformati, come pane (circa 250 mg/100 g), salatini (circa 1.500 mg/100 g) o condimenti quali la salsa di soia (circa 7.000 mg/100 g). Il potassio è invece presente in cibi quali fagioli e piselli (circa 1.300 mg/100g) o noci (circa 600 mg/100 g). Il processo di trasformazione riduce la quantità di potassio in molti prodotti alimentari.

Per diminuire il sale nell’alimentazione e quindi i suoi danni è opportuno imparare a cucinare con le spezie, servendosi di erbe e aromi per correggere i sapori insipidi.