Uno nuovo e interessante studio sostiene un nesso causale nel rischio d’incidenza per la sclerosi multipla (SM) in pazienti con bassi livelli di vitamina D.

Si è riscontrata una forte relazione tra i livelli diminuiti di vitamina D e un aumento del rischio di SM, affermano i ricercatori del Dipartimento di Medicina, Genetica Umana, Epidemiologia e Biostatistica, della McGill University, Montreal, Quebec, Canada.

Questa teoria fornisce delle motivazioni per indagare ulteriormente se la supplementazione di vitamina D possa ridurre i casi di SM tra quelli più a rischio.

L’insufficienza di vitamina D è molto comune ed è stata già precedentemente associata ad un aumentato rischio di sclerosi multipla. Tuttavia, tali risultati erano stati raggiunti con scetticismo perché i livelli di vitamina D erano associati a molti altri fattori che potevano realmente influenzare la SM.

Per superare tali inconvenienti lo studio è stato effettuato con una nuova metodica chiamata “randomizzazione mendeliana”, che usa la randomizzazione naturale in genetica.

In primo luogo, i ricercatori hanno identificato dei polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) associati ai bassi livelli di 25-idrossivitamina D utilizzando i dati dello studio SUNLIGHT, che è il più grande studio di associazione sull’intero genoma per i livelli di 25 (OH) D pubblicati fino ad oggi.

I ricercatori hanno scoperto che quattro SNP ubicati nella zona di geni fortemente implicati nell’influenzare la 25 (OH) D avevano un ampio genoma d’importanza per i controlli dei livelli di 25 (OH) D.

Successivamente, hanno determinato l’effetto di queste quattro SNPs sui livelli di 25 (OH) D in 2347 partecipanti dello studio canadese multicentrico sull’ osteoporosi. Essi hanno scoperto che ciascuno dei SNP era fortemente associata con 25 (OH) D inferiori.

Infine, i ricercatori hanno applicato i principi di randomizzazione mendeliana per studiare l’implicazione genetica di bassi livelli di 25 (OH) D con il rischio di SM, utilizzando i dati del Multiple Sclerosis Genetics Consortium (IMSGC).

Essi hanno scoperto che ogni diminuzione determinata geneticamente dei livello di 25 (OH) D era associata ad un aumento di 2 volte in probabilità di SM.

I livelli ottimali di vitamina D possono ritardare o prevenire la SM e la sua insorgenza merita ulteriori indagini a lungo termine con studi randomizzati controllati attraverso l’uso di supplementazione di vitamina D.