Seguire una dieta di tipo mediterraneo (MEDI) fa bene al cervello: è il risultato di uno studio di coorte multietnico su anziani privi di demenza.

La differenza tra i gruppi è stata pari a circa cinque anni di invecchiamento.

Lo studio, pubblicato su Neurology, dalla Columbia University di New York, si aggiunge alla letteratura esistente e dimostra come la dieta mediterranea è una dieta sana e che la gente può potenzialmente prevenire il restringimento cerebrale e il suo invecchiamento semplicemente seguendo una sana dieta.

Lo studio ha coinvolto 674 soggetti anziani (età media di 80,1 anni) che hanno completato dei questionari “cibo-frequenza” per quanto riguarda la loro dieta nel corso degli ultimi 12 mesi e sono stati sottoposti a risonanza magnetica strutturale ad alta risoluzione.

Secondo il resoconto dietologico, 304 partecipanti hanno avuto un’aderenza più alta alla Medi (con almeno cinque componenti alimentari, con un maggior consumo di cibi sani, o minore consumo di cibi non sani) e 370 soggetti avevano un’aderenza inferiore ai principi MEDI.

Il Medi comprende un’elevata assunzione di verdure, di legumi, di frutta, di cereali, di pesce e di acidi grassi monoinsaturi, come l’olio d’oliva; un ridotto apporto di acidi grassi saturi, di latticini, di carne e di pollame; e da un lieve a moderato consumo di alcool.

Gli individui con una maggiore aderenza alla Medi avevano un volume totale del cervello che era di 13,11 ml maggiore rispetto a quelli con bassa aderenza. Avevano anche un volume maggiore sia della materia grigia che di quella bianca.

In particolare, una maggiore assunzione di pesce e una minore assunzione di carne è correlata a un maggiore volume della materia grigia totale. Il consumo maggiore di pesce è stato anche associato a un maggiore spessore medio corticale.

L’effetto assoluto di MEDI sulle misure cerebrali era relativamente piccolo, ma l’entità dell’effetto del consumo di almeno 5 componenti alimentari raccomandati secondo la Medi sul TBV [volume totale del cervello] è paragonabile a quella di 5 anni di aumento dell’età. Analogamente, l’assunzione di pesce di 3-5 volte almeno a settimana, o mantenendo l’assunzione di carne a 100 g al giorno o meno, può anche fornire una notevole protezione contro l’atrofia del cervello che è equivalente a circa 3-4 anni di invecchiamento.

Le relazioni osservate tra il Medì e misure MRI del cervello non sono state significativamente modificate per sesso, etnia.

Si pensa che i potenziali meccanismi comprendono effetti sia anti-infiammatori e/o antiossidanti, nonché un potenziale rallentamento dell’accumulo di β-amiloide o di fosforilazione e aggregazione delle proteine tau.

Con questo studio si raggiunge un altro pilastro all’importanza della dieta mediterranea, e sarebbe una cosa molto ragionevole da fare se si è a rischio o si vuole lavorare attivamente in materia di prevenzione.