Il consumo eccessivo di grassi in una dieta può causare cambiamenti cerebrali che conducono facilmente a una sintomatologia di tipo ansiosa e depressiva, e si è appurato che nonostante ci possa essere un’inversione dei valori metabolici con un cambiamento di dieta, i disturbi dell’umore persistono.

A questo risultato si è raggiunti dopo uno studio effettuato sui topi, che hanno dimostrato che una dieta ricca di grassi è legata al diabete di tipo 2, all’ansia e alla depressione e che tale dieta smorza l’effetto benefico degli antidepressivi.

La ricerca è stata guidata da ricercatori dell’Università di Toulouse e di Dijon in Francia.

I ricercatori affermano che in letteratura scientifica esiste un dibattito per determinare se esiste un legame tra il diabete di tipo-2 e la depressione maggiore.

Questo studio fornisce la prova attuale certa di questo legame, con un approccio originale basato sul metodo z-score, in particolare quando il diabete di tipo 2 è indotta da una dieta prolungata con un alto contenuto di grassi.

Per lo studio, i ricercatori hanno alimentato 30 topi con una dieta standard, una dieta ricca di grassi, o arricchita di fruttosio per il 60%, per un massimo di 16 settimane. Il peso corporeo è stato monitorato settimanalmente.

Gli animali sono stati sottoposti a una completa analisi metabolica e comportamentale.

Ai topi che ricevevano le diete standard e ad alto contenuto di grassi venivano somministrati per via sottocutanea farmaci antidepressivi e ansiolitici per 4 settimane alla dose attiva.

Come previsto, la dieta ricca di grassi è stata associata a un aumento del peso corporeo, che è stato accompagnato da iperglicemia a digiuno, iperinsulinemia, e intolleranza al glucosio. La dieta ad alto contenuto di fruttosio è stata associata con lo sviluppo di caratteristiche di tipo diabete-2 anche se il peso corporeo non è aumentato.

I ricercatori hanno scoperto che c’era una correlazione tra lo sviluppo di sintomi metabolici e una dieta ricca di grassi e sintomi ansiosi-depressivi, che sono aumentati nel corso del tempo.

La dieta ricca di grassi è stata anche associato con diminuzione dei livelli di serotonina extracellulare nell’ippocampo, che i ricercatori suggeriscono possono derivare da una maggiore sensibilità al 5-HT1A.

Il team ha anche scoperto che, anche se la reintegrazione di una dieta standard per 1 mese dopo 12 settimane di dieta ricca di grassi ha invertito l’aumento di peso e i cambiamenti metabolici, ci sono stati persistenti sintomi ansiogeni e depressivi.

Saranno necessari altri studi approfonditi prima che i risultati possano essere tradotti per gli esseri umani per mostrare un collegamento diretto tra la dieta e l’ansia e la depressione, ma le premesse sono molto incoraggianti, soprattutto sui meccanismi molecolari alla base di tale relazione e sui fattori quali il ruolo dei polimorfismi e le terapie antidepressive preventive.