dal libro Semeiotica Comparata

Il Dottor H. Duprat nella prima edizione del libro “Théorie et technique homéopathique” del 1932 scriveva:

“il Dottor Weihe ha scoperto tutta una serie di punti dolorosi, che sviluppati nel corso di sperimentazioni o osservazioni cliniche, rivelano attraverso la loro proiezione sulla superficie del corpo, l’indicazione di diversi rimedi della Materia Medica. Questi punti dolenti devono essere ricercati con la palpazione. Ogni rimedio ha quindi una doppia corrispondenza analitica e sintetica, indicati da un punto doloroso unico o dalla combinazione di uno o più punti. La loro utilità è dunque non solo di fornire una indicazione clinica del rimedio, ma di rivelare eventuali sinergie tra più rimedi.”

       In effetti il Dottor Weihe aveva trovato in maniera empirica questi punti alla fine del XIX secolo in Germania.  Weihe aveva semplicemente constatato che alcuni punti sensibili alla pressione digitale confermavano la diagnostica di un rimedio indicato dall’analisi semeiologica omeopatica abituale.  Nel 1932 i  Dottori P. Chiron e A. Rouy, quest’ultimo allievo di Nebel, pubblicarono in collaborazione con M. Fortier Bernoville, una nomenclatura di 159 punti di Weihe. Tutti i lavori successivi fanno riferimento a questa pubblicazione. Da questi studi emerge che l’esistenza di due punti caratteristici di due rimedi complementari di un terzo è sufficiente per a prescrizione di quest’ultimo.

Questi punti non risultano mai come punti spontaneamente dolorosi, ma lo diventano alla pressione digitale del polpastrello del dito indice dell’esaminatore, soprattutto se si esercita la pressione di shock affondando il dito e poi lasciandolo velocemente .

         Tutti questi punti sono nell’addome e nel torace.