La eugenetica è la disciplina che si propone il miglioramento genetico della specie umana. È  stata inventata dallo statista inglese Francis Galton nel 1859 in opposizione alle teorie evoluzioniste di suo cugino Charles Darwin. Nella medicina omeopatica il termine eugenetica compare per cercare di eliminare o meglio mitigare le predisposizioni ereditarie intervenendo sulla madre fin dal concepimento e seguendola per tutto il periodo della gestazione. Hahnemann aveva riportato nel libro delle malattie croniche gli studi sui Miasmi. Concetto che noi potremmo tradurre modernamente come substrato genetico e fenotipico che ci predispone a certe affezioni croniche difficilmente guaribili e trasmissibili alle generazioni future.

L’omeopata conoscendo la storia patologica e fisiologica della madre e del padre del futuro essere può intervenire con rimedi omeopatici profondi cercando di evitare che certe predisposizioni possano presentarsi sul futuro essere. Occorre cioè eliminare il più possibile i miasmi.
Per ottenere una mente ed un corpo sano, si deve iniziare prima del concepimento, a partire dai genitori. Si deve eliminare dalla loro eredità la Psora, la Sifilide e la Sicosi, ma particolarmente la Psora.  Hahnemann si occupò per 12 anni di questo problema e ottenne un elenco di rimedi che curavano, senza che egli ne desse spiegazione, certi stati psorici e più tardi scoprì essere veramente farmaci omeopsorici, come Arsenicum, Aurum, Calcarea, Causticum, Colocyntis, Dulcamara, Hepar sulphuris, Sulphur ecc. L’elenco completo è riportato nel § 9 del testo “Le Malattie Croniche”. Secondo Hahnemann il trattamento omeopatico deve essere continuato finché non sono stati rimossi tutti gli strati di predisposizione.
Il miasma rientra nei fattori cosiddetti epigenetici cioè non legati al genoma, ma che possono influenzare il fenotipo di un individuo. Anche Kent, nel suo testo “Letture di Materia Medica Omeopatica” parla di come le malattie o la cura di queste nei genitori, possano influire sui figli.