Si è constatato, attraverso una nuova ricerca effettuata dal Centro di ricerca per l’Alzheimer e l’invecchiamento del Karolinska Institute di Stoccolma in Svezia e pubblicata su JAMA Psychiatry di Aprile, che gli individui che hanno un aumento dei livelli di omocisteina circolanti hanno dei livelli più veloci di cambiamenti cerebrali associati con l’invecchiamento rispetto alle altre persone, mentre i livelli più elevati di vitamina B12 sono associati a tassi più lenti di invecchiamento cerebrale.

I ricercatori hanno scoperto che il totale delle perdite di volume della massa cerebrale era più basso nei soggetti con i più alti livelli di vitamina B12, rispetto a coloro che avevano un aumento dei livelli di omocisteina.

Secondo queste ricerche i livelli di vitamina B12 e di omocisteina totale potrebbero essere indicati come marcatori dell’invecchiamento cerebrale in individui anziani senza demenza.

I ricercatori hanno esaminato i dati sui 501 partecipanti di età superiore ai 60 anni dall’Istituto Nazionale Svedese sull’invecchiamento. Tutti i partecipanti erano esenti da demenza all’inizio dello studio. Di questi pazienti, 299 sono stati sottoposti a ripetute rmn cerebrali strutturali tra il 2001 e il 2009.

All’inizio dello studio e ad ogni follow-up, i partecipanti hanno subito un esame approfondito clinico, un colloquio e una valutazione.

Sono stati raccolti i dati sulle caratteristiche socio-demografiche, la storia medica, l’uso di droghe, e la funzione cognitiva.

I campioni di sangue venoso sono stati raccolti all’inizio dello studio, tra cui i livelli circolanti di vitamina B12, i folati e gli aminoacidi solforati. Questi dati sono stati correlati con i cambiamenti nei volumi dei tessuti cerebrali e l’iperintensità della sostanza bianca totale (WMH) oltre i 6 anni.

L’ideale è avere un cervello che misura tre volte di più in oltre 6 anni, ma la situazione migliore è anche quella di avere il dosaggio della vitamina B12 tre volte di più in 6 anni, ci spiegano gli esperti.

Tuttavia si ritiene che la constatazione di una associazione tra livelli di vitamina B12 e la perdita di volume cerebrale suggerisce che un trial randomizzato controllato di supplementazione di vitamina B12 è garantito per determinare se si potrebbe prevenire l’invecchiamento cerebrale.

Dallo studio si rileva anche che non tutti potranno beneficiare della supplementazione, bensì coloro che hanno dei bassi livelli di queste vitamine e coloro che hanno segni clinici di carenza di vitamina B12.

Si è anche sottolineato nello studio che la supplementazione di vitamina B12 ha un effetto positivo si pazienti oltre i 70 anni che hanno avuto lieve compromissione dello stato cognitivo.