dal libro Omeopatia scienza dell’individuo

Origine botanica: Hamamelidaceae: Hamamelis virginica.

Nome comune: Amamelide, Nocciolo delle streghe (la pianta veniva usata per la fabbricazione delle bacchette da rabdomante).

Habitat: Nord America.

Rappresentazione analogica/simbolica: È una pianta “aritmica” che non segue i ritmi dell’espansione estiva e della contrazione invernale: i fiori sbocciano d’inverno contrapponendosi ai ritmi vitali della terra. “Quando nell’essere umano un processo si allontana con forza dai processi corporei ritmici, un rimedio a base di amamelide assorbirà tali processi”.

Componenti noti: Tannini, flavonoidi.

Proprietà terapeutiche allopatiche: Astringenti, antiflogistiche, emostatiche vasocostrittrici.

Uso interno: Nelle patologie da insufficienza venosa e nelle patologie emorroidarie, anche a livello topico.

Uso cosmetologico: Sia attraverso l’estratto che l’acqua distillata, rispettivamente per uso astringente, schiarente e rinfrescante.

Proprietà terapeutiche omeopatiche: Congestione venosa, ecchimosi, varici, emorragie passive di sangue nero che si coagula difficilmente.

Clinica: Contusioni, ecchimosi, epistassi, ematemesi, ematuria, emofilia, emorragie passive di sangue nero, emorragie supplementari dei mestrui, emorroidi, orchite, flebiti, piaghe, porpora, traumi e loro conseguenze, ulcere varicose, varici, varicosità. Dopo un colpo o una caduta: ferma l’emorragia, diminuisce il dolore e la sensibilità al contatto, favorisce il riassorbimento dell’ecchimosi.

Aggravamento: Per l’aria calda e umida, al tatto.

Miglioramento: Con il riposo.

Sintomi fisici generali: Congestione venosa, ecchimosi, emorragie.