Nome comune: arnica, betonica della montagna, erba dei predicatori.

Habitat: Pianta erbacea delle alpi, poco comune nell’appennino. Montagne del Centro e del mezzogiorno dell’Europa centrale.

Rappresentazione analogica/simbolica: Secondo molti autori di scuola spagyrica la pianta è sotto l’egida di Marte e infonde forza e coraggio, consolidando la mente e presiedendo ai processi di costruzione organica e partecipando alla formazione del sangue. La forza strutturante che agisce sia sull’organizzazione dell’Io che sulla vitalità, oltre alla sua funzione “marziale”, è data anche dall’alto contenuto di silice al suo interno.

Componenti noti: Arnicina (sostanza amara), carotenoidi, triterpeni, fitosteroli, flavonoidi. I suoi componenti chimici principali sono i lattoni sesquiterpenici, che conferiscono ai preparati a base di Arnica l’attività antinfiammatoria: regolano infatti la trascrizione di citochine pro-infiammatorie, della COX-2 e di altri mediatori della flogosi. Uno studio in vitro ha dimostrato che si lega direttamente e inibisce la IkappaB chinasi beta (IKKbeta),inibitore dell’NfkB, induttore dell’infiammazione e che gioca un ruolo fondamentale nel segnale mediato dalle citochine.

Proprietà terapeutiche allopatiche: antiinfiammatoria, antimicrobica, antinevralgica, antiecchimotica.

Uso interno: Stimolante attivo del sistema nervoso. In dose elevata emeto-catartico. Fu prescritto un tempo nel catarro bronchiale specie delle persone anziane come stimolante. A forti dosi può dare gastroenterite e paralisi dei centri nervosi.

Uso esterno: giova contro le ecchimosi e le contusioni cutanee, ed è d’uso popolare nei traumatismi senza piaghe. Va applicata su cute integra.

Proprietà terapeutiche omeopatiche: sensazione d’indolenzimento muscolare generalizzato. Tutto il corpo sembra essere spezzato. Rimedio delle contusioni e dei sintomi conseguenti.

Clinica: ogni sintomo provocato per un trauma richiede Arnica ma non bisogna dimenticare l’azione profonda e rapida di questo rimedio per la stanchezza nervosa, l’insonnia o la fatica cardiaca conseguente a un sovraffaticamento cerebrale. La presenza di una piaga è una controindicazione nell’uso esterno di Arnica che deve essere rimpiazzato dalla Calendula o dall’Echinacea.

Aggravamento: per ogni minimo contatto, con il riposo, con il movimento, con il vino.

Miglioramento: stando sdraiato con la testa bassa (anche se il letto sembra duro).

Sintomi fisici generali: Debolezza estrema che arriva fino alla prostrazione Tutto il corpo sembra indolenzito come se fosse coperto da contusioni. Sensazione di contusione locale e di essere tutto spezzato, dopo uno spavento, un trauma o una gran fatica. Rimedio delle contusioni e dei sintomi che ne derivano.

Sintomi psichici: Depresso fisicamente e moralmente. Triste e cupo, vuole star solo, non desidera che gli si parli, né che gli si avvicini. Tutto gli è diventato indifferente, non per misantropia, ma per fatica. Insonnia, agitato fino alle 2 o alle 3 del mattino, cambia costantemente posto. Il letto gli sembra molto duro, non trova una buona posizione e geme dormendo, si sveglia bruscamente angosciato, portando la mano al cuore come se stesse per morire bruscamente. Vertigine cronica, specie camminando.

Estremità cefalica: Faccia e testa calde, naso e il resto del corpo freddo. Cefalea come se i tegumenti fossero retratti, peggiorano a destra e con il movimento.

Apparato gastro enterico: Odore putrido del fiato, gusto ed eruttazioni di uovo marcio, specie al mattino. Colica flatulenta, gas irritanti e feci putride con odore di uova marce. Feci involontarie la notte durante il sonno (come Hyosciamus, Bryonia, Conium) spesso con incontinenza di urina.

Apparato respiratorio: Emottisi dopo un trauma o violenti sforzi muscolari o respiratori. Tosse secca spasmodica durante il sonno, il bambino grida, piange o si lamenta prima di tossire.

Apparato cardiaco: Fatica cardiaca, palpitazioni che vengono dopo il movimento e spariscono con il riposo.

Apparato genito – urinario: Mestrui anticipati, abbondanti, sangue rosso brillante con grumi. Durante i mestrui: testa calda ed estremità fredde, flusso del sangue con sensibilità dolorosa della regione pelvica. Sensazione di ferita nella regione uterina che impedisce di stare dritti camminando (come Bellis perennis). Durante la gravidanza: i movimenti del feto sono molto dolorosi e svegliano di notte. Varici della vulva e della vagina si accompagnano alla sensazione di ferita. Durante la menopausa: indolenzimento generalizzato e debolezza estrema con palpitazioni; testa calda, corpo freddo ed ecchimosi al minimo contatto.

Apparato cutaneo: Tendenza alle eruzioni simmetriche, miliari o piccoli foruncoli. Ecchimosi provocate. Ematomi.

Indicazioni ricorrenti: Gravidanza, anuria, apoplessia, commozione cerebrale, congestione cerebrale, indolenzimento, epistassi, fratture, foruncoli, emottisi, emorragie, laringite, porpora, sciatica.

Prescrizione: sintomi fisici 4-5-6-7 CH; 6- 7 LM. – sintomi psichici 200 e 1000 k; 30 e 60 LM.

Relazioni: Rhus tox. (indolenzimento, agitazione), Bellis per. (traumatismo pelvico), China, Ipeca (emorragie), Lachesis, Sulfuric acid. (ecchimosi).

Complementare frequente: Natrum sulf.

(dal libro: Omeopatia Scienza dell’Individuo di Di Paolo-Sponzilli)