Differenti ricerche svolte in varie parti del mondo confermano che il succo di melograno o meglio alcune sostanze ottenute con una particolare estrazione, rappresentano una delle fonti più ricche di sostanze antiossidanti naturali.

Recenti ricerche, non solo confermano quanto detto prima ma consentono di ipotizzare come un utilizzo continuato di tali estratti possa ritardare il processo aterosclerotico e/o addirittura, in qualche caso, “invertirlo”. Questi strabilianti risultati indicano che il melograno è in grado di assicurare una protezione cardiovascolare senza precedenti, ristabilendo un normale stato endoteliale, ma anche di diminuire la pressione sanguigna e di prevenire l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL), primo movens del processo aterosclerotico a carico degli endoteli arteriosi.

Le buone notizie per i consumatori sono che oggi sono disponibili estratti titolati accessibili e altamente purificati.

Il melograno aumenta la produzione endogena di ossido di azoto, migliorando la funzione endoteliale

Il melograno, quindi, è in grado di svolgere azione protettiva su tutto l’apparato cardiovascolare, contribuendo fra l’altro ad incrementare anche la produzione di ossido di azoto (come fa l’arginina), ottimizzando il funzionamento delle cellule endoteliali dei vasi arteriosi, che risultano così “normalizzati” per quanto riguarda il loro tono arteriolare di base. L’ossido di azoto agisce sui muscoli lisci vascolari, rilasciandoli: il sangue, di conseguenza, scorrerà con flusso più ordinato attraverso le arterie e le vene. L’ossido di azoto riducendo il tono arteriolare diminuirà lo stress parietale, uno dei fattori chiave nello scatenare e/o sostenere il processo aterosclerotico.