Uno studio pubblicato su Age and Aging dello scorso 7 dicembre ha rilevato che l’uso costante e regolare della pratica della sauna è associato a un ridotto rischio di demenza e di malattia di Alzheimer (AD).

Ulteriori risultati di questo studio effettuato presso l’Università della Finlandia orientale, Kuopio, sulla cardiopatia ischemica (kihd), che comprendeva più di 2300 uomini di mezza età, ritenuti sani all’inizio dello studio, hanno mostrato che coloro che praticavano la sauna in media dai 4 ai 7 volte alla settimana, hanno avuto il 66% in meno di probabilità di sviluppare la demenza a 20 anni di follow-up rispetto agli uomini che hanno usato una sauna una volta alla settimana. Inoltre, avevano una riduzione del rischio del 65% per l’AD.

Il rapporto fornisce risultati promettenti: questo primo studio prospettico ci dimostra come il bagno da sauna sia un potenziale fattore di stile di vita protettivo per le malattie della memoria comune.

I ricercatori hanno esaminato in precedenza la popolazione di studio kihd per determinare possibili legami tra la sauna ed eventi cardiovascolari.

Essi hanno scoperto che gli uomini che hanno praticato le saune non più di due o tre volte a settimana hanno mostrato tassi significativamente più bassi di morte improvvisa cardiaca / malattia coronarica fatale, rispetto a coloro che hanno praticato solo saune una volta a settimana.

Per l’analisi corrente, i ricercatori hanno esaminato una coorte di 2.315 i partecipanti che hanno segnalato la pratica della sauna. Tutti gli uomini erano di età compresa tra i 42 e i 60 anni di base (età media, 53,1 anni).

Le saune finlandesi tradizionali sono stati utilizzati da tutti i partecipanti allo studio. Queste versioni hanno aria secca e una temperatura consigliata tra gli 80 e i 100 ° C. E l’umidità è temporaneamente aumentato con getti di acqua sulle rocce calde della stufa interna.

Gli uomini sono stati divisi in 3 sottogruppi sulla base settimanale media di utilizzo di sauna: una volta alla settimana, da 2 a 3 volte alla settimana, e 4 a 5 volte a settimana. La media del tempo di follow-up è stata di 20,7 anni.

I risultati mostrano una forte associazione inversa tra la frequenza della sauna e il rischio di demenza [AD].

Si noti che studi recenti hanno suggerito che l’infiammazione e lo stress ossidativo possono contribuire alla patogenesi della demenza.: i nostri risultati sono quindi biologicamente plausibili, poiché la pratica regolare della sauna è associata ad un miglioramento della funzione endoteliale vascolare, che porta anche a ridurre l’infiammazione. Inoltre, la sauna può essere utile nella riduzione della pressione arteriosa sistemica elevata, che è fattore di rischio ben noto per la demenza.