Non si può più sottovalutare un fenomeno in aumento esponenziale: sempre più donne vengono uccise. E non ci si può più nascondere dietro le motivazioni dei retaggi culturali. Questi omicidi sono l’espressione di una reale psicopatologia che capillarmente ha contagiato strati sempre più diffusi del tessuto sociale, a qualsiasi livello socio economico.
Tra le ipotesi che prevalgono, quella psicologica è basata sull’osservazione che
l’aumento del carattere narcisista, avvenuto negli ultimi anni nella nostra società, sembra essere all’origine dell’incremento preoccupante di violenza a carico delle donne.
Nel carattere narcisista, che sente di esistere solo se viene guardato/ammirato, la possibilità che la partner non lo “guardi” più o non lo “ammiri” più (in pratica lo lascia) è intollerabile, e la conseguenza può essere una violenza estrema.
Questa problematica sociale, è in realtà l’espressione di una problematica individuale di tipo psicopatologico, e come tale va affrontata.
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