E’ risaputo che la composizione del microbioma viene alterata dai farmaci antibiotici, con possibili effetti collaterali a carico dell’apparato digestivo. Meno noto è invece che lo stesso tipo di alterazione può essere provocato anche dall’assunzione di altri tipi di farmaci.

Bork e colleghi hanno condotto uno screening su oltre 1000 farmaci di tutte le classi terapeutiche contro 40 batteri rappresentativi del microbioma umano. Hanno così scoperto che più di un quarto dei non antibiotici, circa 250 su 923, influenzano la crescita di almeno una specie presente nel microbioma.

“Il numero di farmaci non correlati che colpiscono i microbi dell’intestino come effetto collaterale è sorprendente, ed è probabile che il numero reale possa essere ancora più elevato”, ha commentato Bork. “Questo cambiamento nella composizione del nostro microbioma intestinale contribuisce agli effetti collaterali, ma potrebbe anche essere parte dell’azione benefica del farmaco”

“Questo è terrificante, dato che nel corso della vita assumiamo molti farmaci non antibiotici, spesso per lunghi periodi”, ha aggiunto Bork. “Certo, non tutti i farmaci avranno un impatto di questo tipo e le resistenze non sono comuni; inoltre in alcuni casi, si aprirebbero anche delle opportunità interessanti: la resistenza ai non antibiotici potrebbe innescare la sensibilità agli antibiotici, aprendo la strada alla progettazione di combinazioni di farmaci ottimali”.

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Extensive impact of non-antibiotic drugs on human gut bacteria